Il nostro podcast tratta la storia di Michele Montagano, uno dei 44 eroi di Unterlüss, nato a Casacalenda (CB) nel 1921, che ha compiuto 100 anni il 27 ottobre.
Pochi giorni dopo iniziava il laboratorio e noi eravamo alla ricerca di un’idea per il podcast: abbiamo pensato che intervistare un eroe di guerra che si era rifiutato di obbedire agli ordini dei tedeschi sarebbe stata l’idea giusta per il nostro lavoro.

Il dott. Montagano, uno dei 650.000 Internati Militari Italiani, venne catturato dai tedeschi il 10 settembre 1943. Fu internato per 17 mesi in diversi campi nazisti: in particolare, nel campo di Wietzendorf fu protagonista dell’intrepido gesto di offrirsi come volontario al posto dei compagni destinati alla fucilazione immediata a causa del rifiuto ad unirsi alla Wehrmacht e alla RSI e a collaborare con i tedeschi.
È stato insignito di varie onorificenze, tra cui l’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania nel grado di Ufficiale e il titolo di Cavaliere di Gran Croce, ricevuto dal Presidente della Repubblica, Mattarella, nel 2017.
Il suo racconto è stato arricchito dalla contestualizzazione dello storicoLuciano Zani,  professore ordinario di Storia Contemporanea nella facoltà di Sociologia della Sapienza Università di Roma.

Il nostro lavoro è iniziato con le interviste e la raccolta di tutto il materiale, ma prima di cominciare è stato fatto uno studio preliminare per approfondire gli argomenti e preparare le domande.
Seguendo le istruzioni del dott. Cruciata il primo passo è stato andare ad intervistare il nostro protagonista. “Rompere il ghiaccio” è risultato difficile vista l’età dell’eroe di guerra ma dopo una piccola chiacchierata iniziale tutto ha preso il verso giusto.
Avevamo bisogno di approfondire la testimonianza con un’intervista ad un esperto di storia per cui, grazie all’aiuto del prof. Ruggiero abbiamo contattato il prof. Zani che, anche in veste di vicepresidente dell’ANRP, ci ha aiutato a contestualizzare il tema trattato.
Successivamente è iniziata la fase di progettazione e scrittura delle puntate, con la selezione delle parti di intervista e la ricerca di contenuti da inserire. Abbiamo registrato la narrazione ed inserito delle registrazioni di suoni di ambiente fatte durante gli spostamenti.
Infine, ci siamo cimentati nel montaggio e finalizzazione del podcast con il programma Adobe Audition.

Abbiamo imparato che bisogna studiare per essere preparati sugli argomenti da trattare. Durante un’intervista non basta solo preparare le domande, ma è necessario ascoltare con attenzione il racconto in modo da poter approfondire. Occorre infatti immergersi nella storia, viverla.
Nel nostro caso ci è stato consigliato dal dott. Cruciata di visitare in prima persona, anche insieme al dott. Montagano, se possibile, il museo dedicato a questo evento storico, proprio per trovare più dettagli storici da trattare nel nostro podcast. Purtroppo, non ci è stato possibile per motivi legati alla pandemia e alla salute di Michele Montagano, ma abbiamo fatto tesoro dei consigli ricevuti. Questa è la giusta strategia da adottare anche per i prossimi lavori.

È stata una preziosa opportunità non solo per imparare a “fare podcast”, a cimentarci con le interviste, i microfoni, registratore digitale ed il montaggio audio, che per noi è stata la prima volta in assoluto, ma anche di arricchimento culturale. Abbiamo sperimentato quindi nuove tecnologie ed affrontato sul campo tutte le problematiche che si possono incontrare durante la realizzazione di un podcast, come si fa nella realtà lavorativa. Abbiamo scoperto il mondo del web da un altro punto di vista a noi finora sconosciuto; lavorare in gruppo poi è stato anche un modo per socializzare, nonostante la pandemia.

Francesca Mastrovito, Valentina Mattei, Cristina Virgulti, Emanuele Racalbuto

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