Oltre alla possibilità di attivare strumenti come il Meccanismo europeo di Protezione civile, il sistema Copernico e il Fondo di solidarietà, per l’emergenza terremoto che ha colpito alcune zone del centro Italia sarà possibile utilizzare due ulteriori strumenti: il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) e la riprogrammazione dei fondi UE.
Il primo, più noto come “Piano Juncker”, rappresenta, in generale, un meccanismo di incentivo al finanziamento di progetti nel campo delle infrastrutture e dell’innovazione, come pure piccole e medie imprese e società a media capitalizzazione. Il fondo è gestito dalla Banca europea per gli investimenti (BEI).
Inoltre, un’ulteriore risorsa utile alle operazioni di ricostruzione e di prevenzione potrà essere attivata attraverso la riprogrammazione di parte dei fondi strutturali, qualora richiesto dalle autorità regionali italiane. Ad esempio – nell’ambito della programmazione 2014-2020 del Piano per lo sviluppo rurale – si prevedono 2,6 miliardi per la voce «prevenzione rischi».
Il numero di novembre 2016 di “Una Finestra sull’Europa” comprende due approfondimenti sul tema:
- Quando la solidarietà europea diventa concreta, di Sara Ferramola
- #italiasicura un Piano casa per l’emergenza, di Annamarzia Del Porto