Ci siamo: il 2016 è arrivato ed è tempo di fare un punto della situazione sulle statistiche più aggiornate in materia di social media. E non è un compito facile. Già lo scorso anno abbiamo cercato di stilare una classifica della top ten dei social media nel mondo sottolineando come alcune piattaforme mettano in evidenza gli utenti attivi su base mensile, altri su base giornaliera, altri ancora solo gli utenti registrati. E questo non può che influenzare eventuali classifiche comparative. Per il nostro report annuale Social Media: statistiche 2016 abbiamo quindi deciso di analizzare nel dettaglio le maggiori piattaforme social utilizzate a livello mondiale. Ecco, in ordine sparso, cosa ne è uscito.
Il colosso di Menlo Park è il re incontrastato dei social media. Dalle ultime statistiche rese note il 30 settembre 2015, Facebook conta qualcosa come 1,55 miliardi di utenti attivi ogni mese, 1,39 miliardi dei quali attivi via mobile. Ma Facebook è anche il primo social media a superare il traguardo del miliardo di utenti attivi ogni giorno, con una crescita YoY del 16,9%.
Il 2015 è stato un grande anno per Facebook: ad aprile sono state lanciate le chiamate via Messenger e raggiunta la quota di 40 milioni di pagine attive riguardanti piccole e medie imprese; è partita la sperimentazione di Instant Articles, di Moments, di Facebook Lite e di Live Video. E che dire dei video a 360° e dei grandi passi avanti fatti vedere da Oculus Rift? E se le ONG adesso possono godere di funzionalità appositamente sviluppate, la personalizzazione dei nostri profili personali in concomitanza di grandi eventi (non proprio belli come #JeSuisCharlie e gli attentati di Parigi, ma anche positivi come l’approvazione delle unioni omosessuali) è approdata nel regno del marketing con Star Wars.
#Facebook: 1.55 mld di utenti attivi al mese; 1.01 mld al giorno.
Facebook è e continuerà ad essere il social media con la S maiuscola. Con un trend di crescita costante che, oggi più che mai, vede aumentare il proprio bacino di utenza anche grazie al maggiore livello di alfabetizzazione informatica di fasce di età over 50 e 60, Facebook è anche il numero uno in Italia dove un italiano su due è non solo registrato ma anche attivo sulla piattaforma.
Parlando di Facebook, non possiamo non parlare anche di Instagram. Piattaforma di photo sharing acquisita nel 2012 per un miliardo di dollari, oggi Instagram ha superato il record dei 400 milioni di utenti attivi ogni mese (statistiche aggiornate al 22 settembre 2015).
E se in Italia Instagram è utilizzato solamente dall’8% degli utenti social nostrani (circa 28 milioni), negli Stati Uniti sono oltre 100 milioni gli instagrammers attivi ogni mese. Ogni giorno in tutto il mondo vengono scattate e caricate su Instagram oltre 80 milioni di nuove fotografie che, quotidianamente, generano qualcosa come 3.500 miliardi di Mi Piace.
#Instagram: 400M utenti attivi al mese; oltre 80 milioni di nuove foto al giorno.
Tra le novità più importanti per la piattaforma nel 2015 c’è sicuramente l’integrazione di Instagram nel network Facebook Ads e la gestione dei profili anche via desktop (ad es. via Hootsuite). Si tratta di funzionalità che probabilmente l’utente ha notato a malapena – se non per la comparsa di annunci sponsorizzati – ma che per il mondo del marketing rappresentano un grande passo avanti.
Youtube
Per alcuni Youtube non è un social media, o per lo meno non è più. Agenzie come We Are Social non lo categorizzano come tale e se su Google si cerca “is Youtube a social media” ecco uscire 960 milioni di risultati tra post su blog e articoli scientifici o pseudo tali. Per quanto ci riguarda ci piace rimanere coerenti con quanto già fatto in passato. Più di una volta siamo ricorsi alla definizione accademica di social network site, per la cronaca una teoricamente sotto-categoria di social media.
Parafrasando la celebre definizione di danah boyd e Nicole Ellison, un social network site è un servizio web-based dove un utente può creare un proprio profilo utilizzabile all’interno di uno spazio delimitato, creare una propria lista di contatti, navigarla e interagire con loro. E se pensiamo a Youtube tutto torna.
#Youtube: 900 milioni di utenti attivi ogni mese.
Parlando di numeri, al 7 ottobre 2015 Youtube conta oltre 1,3 miliardi di utenti attivi, 900 milioni dei quali su base mensile. Un risultato notevole guidato dall’insolita triade musica, videogames e tutorial.
Google+
Il redivivo Google+ è tornato: ristrutturato, scollegato da Youtube e dato per spacciato da anni. Eppure è ancora qua. Al 4 giugno 2015 Google+ contava 375 milioni di utenti attivi… peccato non conoscerne la base (mensile?).
Google+ è comunque un tassello importante da considerare soprattutto se si entra in contatto con il mondo della tecnologia. Ingegneri, programmatori e web developers sono le professioni più impattanti sulle statistiche demografiche della piattaforma, ma anche il mondo della musica non disdegna le sue funzionalità di tanto in tanto.
#GooglePlus: 375M di utenti attivi in tutto il mondo.
Nel 2014 i Subsonica, nota band italiana, ha utilizzato Google+ Motion attraverso il quale i fan potevano creare animazioni in formato GIF per poi personalizzare le giacche dei loro idoli durante i loro concerti live. Un’idea interessante e creativa di Isobar nata in un momento in cui Google+ era all’avanguardia per il supporto delle GIF, oggi di casa in ogni social media che si rispetti.
Oh mio caro uccello cinguettante che più di qualcuno dà per agonizzante… Licenze poetiche a parte, Twitter non se la sta passando proprio bene. Gli investimenti pubblicitari, sebbene parliamo di cifre fuori dalla portata di noi comuni mortali, non stanno crescendo come stimato (sperato?). Senza parlare della crescita year over year (YoY) della base utenti. Se l’anno scorso erano 284 i milioni di utenti attivi mensilmente su Twitter, al 30 settembre 2015 si registrano “solo” 320 milioni di utenti attivi al mese, per un incremento appena superiore al 12,7%. Troppo poco per attrarre investimenti paragonabili a quelli di Facebook.
Dal punto di vista degli utenti già registrati, poi, non manca qualche perplessità: perché togliere la stellina e i preferiti e sostituirla con il classico mi piace made in Facebook? E che dire del rumour che vorrebbe la sparizione del limite dei 140 caratteri? A questo punto, perché non chiamarlo Facebook Clone?
#Twitter: 320 milioni di utenti attivi ogni mese e crescita annuale al 12,7%.
Ok, forse questa è esagerata… ma in fin dei conti la vera domanda è: a livello strategico, perché rendere Twitter sempre più simile a un suo competitor invece di differenziarsi stressando i propri P.O.D.?
E gli altri?
Qui si cerca lavoro: Linkedin. Il social media professionale per eccellenza ha raggiunto nel 2015 il traguardo dei 400 milioni di utenti registrati e sfiorato il tetto dei 100 milioni attivi (a settembre 2015 sono circa 97 milioni gli utenti attivi su Linkedin).
Qui moda e cucina: Pinterest. The visual bookmarking tool, come si autodefinisce la piattaforma, ha festeggiato il 16 settembre 2015 il raggiungimento dei 100 milioni di utenti attivi mensilmente. Poca la diffusione nel nostro Paese, molto alta negli States.
Qui si parla mandarino: QZone & RenRen. Qzone è la massima autorità in materia di social media in Cina con i suoi oltre 860 milioni di utenti attivi ogni mese, 639 milioni dei quali attivi via mobile. Molto più indietro RenRen, fermo a “soli” 223 milioni di utenti attivi.
Qui… mi son scordato già: Snapchat. Il più amato dai giovani americani; il più cercato dai brand a stelle e strisce, Snapchat ha raggiunto nel 2015 la venerabile quota dei 100 milioni di utenti attivi ogni giorno. Non male per essere uno che scorda le cose molto in fretta.
Qui c’è l’anima gemella: Tinder. 1,6 miliardi di swipe e qualcosa come 9 miliardi di combinazioni possibili: Tinder ha raggiunto i 50 milioni di utenti attivi in tutto il mondo, 10 dei quali collegati quotidianamente. Forse il grosso problema sta nell’utente-tipo: single solo nel 54% dei casi… ahi ahi ahi!
Articolo pubblicato sul sito polkandunion.com, al link www.polkandunion.com/ideas/social-media-statistiche-2015/ il 30 dicembre 2015.