Il primo incontro, ospitato dall’Università Roma Tre è stato dedicato al tema : “Ambiente, città e territorio”, con lo scopo di aprire una riflessione su un modello di città sostenibile, grazie all’impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità e dell’efficienza energetica.

Il secondo appuntamento ospitato dall’Università di Tor Vergata ha affrontato vari temi legati al rapporto tra “Scienza e benessere”, in prospettiva di  una  nuova sanità responsabile.

Il terzo incontro presso l’Università Foro Italico, ha affrontato il tema della sostenibilità in relazione a “Sport e capitale umano”, aprendo un dibattito sul potenziale che lo sport possiede come capitale e risorsa per la società ma anche come rimedio per il miglioramento della qualità della vita umana.

L’ultimo appuntamento del pacchetto di convegni è stato ospitato dalla Sapienza Università  di Roma mercoledì 18 maggio, presso l’Aula Magna del Rettorato, sul tema: “Una cultura per la società dell’informazione”. File rouge del dibattito è stato il concetto di cultura come modello sostenibile di sviluppo, articolato secondo una pluralità di prospettive, punti di vista e riflessioni. Il convegno, dopo i saluti di Guido Fabiani assessore allo sviluppo economico della Regione Lazio e del rettore della Sapienza Eugenio Gaudio, è stato aperto da una lectio brevis del presidente del Senato della Repubblica Pietro Grasso. La prima parte della giornata è proseguita con sei panel tematici coordinati da Mario Morcellini, prorettore alle Comunicazioni istituzionali della Sapienza.

panel 1 e 2

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panel 3 e 4

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panel 5 e 6

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L’intero convegno è stato trascritto con pennarelli e colori da Marco Serra, di OpenHub. Con le sue Visual Stories, Marco ha disegnato delle mappe concettuali che catturassero le storie raccontate durante gli interventi e ha racchiuso il senso della giornata in un insieme di lettere, disegni, frecce e nuvolette.

 

Il pomeriggio delle tavole rotonde

Dalle 14 in poi, la seconda parte del convegno si è articolata in due tavole rotonde, dedicate al tema della formazione e della cultura, per ripensare ad un nuovo progetto di società sostenibile a partire da un  dialogo tra saperi, competenze e abilità, innovazione. Durante il pomeriggio si è avuto modo di riflettere sul contributo dei Dialoghi per il Giubileo e di coltivare qualche aspettativa per il futuro  in un’atmosfera di collaborazione e coesione. Hanno preso parola alcuni tra i più importanti esponenti della CRUL e altri esperti direttamente coinvolti dall’evento.

Il primo a intervenire è stato Giuseppe Novelli. Il rettore di “Tor Vergata” ha affrontato il tema del’innovazione a partire dai luoghi in cui l’innovazione nasce, le università. Il talento dei giovani, il capitale umano, il supporto della politica sono elementi fondamentali: bisogna reinterpretare la conoscenza come un business importante.

DialoghiCulturacomenuovomo DialoghiUniversitformazion

Morcellini riflette sulla pericolosità della povertà culturale, che si insinua tra la classe dirigente e tra gli adolescenti.

Marina  Formica (Tor Vergata) ci parla di dati: in Italia viene investito solo il 7,9% del PIL nell’istruzione, mentre la media europea viaggia sul 10,3 % circa. La cultura è connessa all’istruzione e una buona scuola si conquista con programmi a lungo termine, rigorose valutazioni pedagogiche. La docente di storia si appella all’articolo 9 della Costituzione e rammenta alle istituzioni la responsabilità degli intenti :

“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.”

L’intervento più atteso del pomeriggio è stato quello di Luigi Berlinguer. L’ex Ministro dell’Istruzione, nonostante l’età avanzata, ha catturato l’attenzione di tutti e con accorata passione, ci ha spiegato di come l’apprendimento dovrebbe costituire l’asse portante della conoscenza, la voglia di imparare dovrebbe essere maggiore della voglia di insegnare e la curiosità costituire la molla scattante della ricerca. Cita Hobbes: “Tenete la musica fuori dalle città perché induce alla ribellione” e motiva la scelta di molti nel penalizzare la musica o l’arte, non perché effettivamente inutili, ma perché pericolose. In realtà le arti sono un bene da tutelare e da conoscere, sono una priorità per cui trovare tempo.

Questa voglia di conoscere e imparare si contestualizza nell’era del digitale. Secondo Antonio Samaritani “Non possiamo vivere senza tecnologia”. Il Direttore dell’Agid ci spiega come i ritmi della nostra vita siano scanditi dalla tecnologia. Bisognerebbe ripartire dai linguaggi, trovare modi semplici e facili per gestire questi rapporti. L’Agid a proposito parla del progetto Spid, la piattaforma per soggetti pubblici e privati dell’Agenzia. Dal portale si gestiscono i servizi di registrazione e di messa a disposizione delle credenziali e degli strumenti di accesso in rete nei riguardi di cittadini e imprese per conto delle pubbliche amministrazioni. L’innovazione ci semplificherà di molto la vita quindi, saltare le file, semplificare la burocrazia? Si spera, con piccoli primi passi.

Come si inserisce la cultura in un contesto così articolato? Renata Salvarani (EUROPEA) riprende i principi delle scolastica e li riadatta ad un modello culturale più vicino al nostro, quello delle università. L’intellettuale universitario nasce nel momento in cui da passivo diventa attivo, quando comincia a mettere in discussione il testo della lectio, oramai solo un supporto quando si discute. Il maestro non più esegeta, ma pensatore, offre soluzioni, crea la sua conclusione della quaestio: la determinatìo, è opera del suo pensiero, la raccolta delle conclusioni.

Migliorare le competenze degli studenti deve essere l’obiettivo dei miglioramenti  dei processi formativi.  Antonio Cocozza (Roma tre) da sociologo punta ad ampliare la mission degli atenei, rilanciando un patto educativo tra scuole-università-famiglie-cultura-società, la soluzione in 3 sfide.

Troppa conoscenza può essere fuorviante. L’intervento successivo è stato quello di Paolo Matthiae. Secondo il parere dell’accademico italiano, la conoscenza per essere tale deve identificarsi nello spirito civile, come un nesso tra i valori di umanità, morale e cultura. Eppure oggi si da più conto all’opinione che al valore dei dati. Quindi l’ago della bilancia tende nella direzione sbagliata. La speranza di un cambiamento sta dalla parte di ricercatori, docenti e studenti, soprattutto universitari, che devono rivalutare la forza dinamica della giustizia e la spinta propulsiva delle nuove generazioni verso il cambiamento.

I frutti di questa esperienza

Tirare le somme di un’esperienza simile è sempre utile; Mario Panizza ringrazia tutti per l’impegno e la dedizione. Il presidente CRUL conta 64 interventi di ricerca e il coinvolgimento di 130, tra ricercatori e docenti. L’evento organizzato dalle università nasce partendo da 3 fondamentali principi: impegnarsi alla sostenibilità, dialogare, contribuire al Giubileo.

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Il Ministero dell’Istruzione richiedeva all’istituzione riunita il massimo della collaborazione dagli Atenei Laziali; molti avevano i loro dubbi. Nonostante tutto l’impresa ha avuto successo: si sono instaurati nuovi rapporti tra gli Atenei, rapporti fruttuosi, che coltivano il seme di future collaborazioni. L’impostazione attraverso la quale sono state affrontate le tematiche di ambiente, salute, sport e cultura, declinazioni della sostenibilità, grazie ai dialoghi, si estendono alle tematiche in modo innovativo, come servizio sociale.

La sostenibilità si afferma come sostantivo, come tema influente nel 2016. Il cambiamento in questo verso, sarà un cambiamento positivo. Cultura, salute, sport, ambiente sono aspetti della vita quotidiana di tutti noi. Questi Dialoghi, come tutte le iniziative promosse per il Giubileo, non sono fatte per rimanere parole al vento o lettere su carta stampata, foto, video, tweet  e dirette. Non hanno senso se lasciate a sé stesse.

Quello che resta, serve per aiutarci a capire, comprendere, riflettere e agire con pensiero critico, fervido.

(Qui di seguito troverete il link della diretta twitter dell’evento:)

[View the story “IV Dialogo sulla Sostenibilità_UNA CULTURA PER LA SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE” on Storify]

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