Come possono persone, merci, servizi e denaro muoversi liberamente in tutta l’Unione? Grazie al mercato unico europeo (MUE): istituito nel 1993, riconosce il diritto dei cittadini a vivere, lavorare, studiare o fare affari in tutti i paesi membri. Tanti i benefici per le imprese, che hanno avuto la possibilità di espandersi grazie ad una maggiore concorrenza, minori prezzi e più ampia scelta di prodotti per i cittadini. Le cifre? Il mezzo miliardo di consumatori ha a disposizione 23milioni di piccole e medie imprese europee che permettono una maggiore liberà di acquisto, mentre le transazioni all’interno dell’Ue rappresentano, rispettivamente, il 17% e il 28% del commercio mondiale dei beni e dei servizi, stando ai dati Commissione europea.
Costi delle telefonate ridotti, tariffe aeree diminuite e libera scelta di famiglie e imprese sul fornitore di energia e gas: grazie al MUE, possiamo scegliere, a prezzi equivalenti, fra prodotti provenienti dai 28 Stati. Oltre 15 milioni di persone, oggi, lavorano in uno Stato europeo diverso da quello di provenienza e più di 1,3 milioni di studenti hanno beneficiato del Programma Erasmus al quale aderiscono più di 2.200 istituti universitari.
Numerosi sono gli atti con i quali l’Ue sostiene le potenzialità del mercato comune, dalla rinnovata normativa (2014) su appalti pubblici e concessioni, agli strumenti per il migliorare l’accesso ai finanziamenti per le start-up. Per migliorare la competitività e dare una spinta all’economia e all’occupazione, l’Unione europea (UE) sta cercando di raggiungere una semplificazione del contesto in cui operano le imprese, occupandosi della burocrazia in materia di diritto societario, contabilità e revisione contabile, temi centrali per un paese come l’Italia. Ma mercato interno significa anche protezione. Anzitutto per i lavoratori: recentissima – per fare un esempio – la proposta di Bruxelles di rafforzare le norme a tutela dei lavoratori esposti ad agenti chimici potenzialmente cancerogeni. A vantaggio dei consumatori vanno, invece, i rigorosi requisiti di sicurezza su giocattoli, elettrodomestici, cosmetici, prodotti farmaceutici e alimentari. Ma i cittadini sono tutelati anche da un sistema di etichettatura chiaro e trasparente. La legislazione emanata da Bruxelles aiuta anche a risolvere le controversie con gli operatori commerciali in modo rapido ed efficiente, anche nel sempre più fiorente commercio on-line.
La Commissione mercato interno e tutela dei consumatori dell’Europarlamento sta lavorando, proprio in questi giorni, ad un accordo per regole che facilitino l’accesso ai servizi pubblici da parte di anziani e persone disabili, soprattutto per quei servizi erogati sempre più spesso solo on-line. Insomma, il mercato comune è stata ed è tuttora un’acquisizione perfettamente in linea con quel che presagiva Robert Schuman, francese, tra i fondatori del processo di integrazione europea: “L’Europa non si edificherà in un solo colpo né in una costruzione d’insieme: essa si farà attraverso realizzazioni concrete che creino innanzi tutto una solidarietà di fatto”.