Parigi, 7 gennaio 2016

Terrorismo? Alla luce di quanto sinora appreso dalla stampa,si possono fare alcune considerazioni/ipotesi su quanto accaduto ovviamente basandosi sull’osservazione/ricostruzione indiretta della condotta attoriale, modus operandi e scena del crimine.

Ponendo l’attenzione sull’attore è possibile ritenerlo: A)soggetto disturbato spontaneo; B) soggetto disturbato sollecitato/stimolato/indotto ad agire da parte di terzi; C)soggetto-esca direttamente/indirettamente”condizionato”; D)soggetto consapevole spontaneo che intende immolarsi; E)soggetto consapevole e strutturato che si sacrifica per il gruppo cui direttamente appartiene.

In ogni caso tale gesto consente ad IS di acquisire feedback strategici e tattici significativi:
1)”post-branding” [
bit.ly/1PNvjr0 ] e rimbalzo mediale che rinforzano la presenza nei media dell’entità terroristica; 2)destabilizzazione politico-istituzionale interna alla Francia non solo perchè ancora una volta oggetto di presunto/tentato attacco, ma anche per il dibattito che la modalità di risposta suscita;
3)aumento insicurezza percepita in Francia ed EU per il modus operandi da “Lone Actor” [
bit.ly/1mKCeY7 ];
4)analisi delle resilienze (spazio-temporali ed organizzativo-funzionali) delle istituzioni/attori coinvolti nell’intervento; 5)analisi dei dispositivi/piani di sicurezza impiegati per “sigillare” l’area;
6) entità della media coverage;
7)individuazione dei luoghi, eventi, soggetti collaterali al luogo dell’evento ma messi in sicurezza/tutelati, quindi secondo le relative priorità funzionali/operative.
Purtroppo molti di questi elementi informativi consentono, seppur con una certa approssimazione, di strutturare un piano di valutazione degli impatti e di assessment del rischio utili ad organizzare/”limare”/ridefinire, in particolare pianificazioni criminali tattico-operative armate e coordinate all’interno dello scenario oggetto di interesse – tra l’altro laddove lo stesso risulti sostanzialmente mutato dalla forte presenza di FFPP/FFAA a seguito della ricorrenza delle celebrazioni degli attacchi di Charlie Hebdo -, in un contesto di esposizione su strada di importanti cariche pubbliche. Insomma, direttamente o indirettamente IS potrebbe beneficiare degli outcomes di una efficace “simulazione”, al contempo occupando uno spazio/tempo mediale di insicurezza in occasione di una giornata in cui si la flashbulb memory è riattivata. La complessità [ 
bit.ly/1OfnqYH ] multiattoriale dell’IS e la forza dell’immaginario e delle narrazioni prodotte, si esprime tutta nella catalizzazione nel reale dell'”effetto lemmings” quale materializzazione del potere della “cultura del terrorismo” in cui le singole soggettività, le peculiarità di ogni individuo, autodeterminatosi o meno, concorrono ad “alimentare” l’unicità asimmetrico-operativa dell’entità terroristica.

@Arije Antinori

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