Parte molto bene la 66esima edizione del Festival di Sanremo. La prima serata è stata vista da 11 milioni 134 mila spettatori con il 49,5% di share. Carlo Conti vince la sfida con se stesso: la puntata d’esordio dell’edizione 2015 era stata vista in media da 11 milioni 767 mila spettatori, lo share era stato del 49,34%.
Nel suo essere gran cerimoniere e avveduto navigatore televisivo, Conti ha, con fluidità e consapevolezza, ricreato quel nazional-popolare di era buadiana, quel mix di varietà che riportano la Rai al grande pubblico fondendo musicale, socio-culturale, spettacolare e social.

Per quel che riguarda l’aspetto musicale le canzoni sono apparse, in linea generale, mediocri, che ti scivolano addosso, per l’inconsistenza dei testi e delle performance. Delicata commozione viene dalla canzone degli Stadio, dietro cui vedi la fatica artistica e una rara umanità, da Morgan (anche con poca voce) con i Bluvertigo e da Enrico Ruggeri.
Il socio-culturale si è manifestato con tutta la sua forza nei nastri arcobaleno che gli artisti hanno esibito nel corso della loro performance. Noemi, Arisa, Enrico Ruggeri e Bluvertigo hanno deciso di presentarsi sul palco con i colori dell’arcobaleno, in sostegno al disegno di legge sulle unioni civili, in questi giorni oggetto di discussione in Parlamento.
Lo spettacolare lo hanno regalato le esibizioni da brivido e senza tempo di Laura Pausini e di Elton John,  una Virginia Raffaele scintillante e superlativa e un Rocco Tanica sempre divertente.
Ma non solo. A tutto ci si aggiunge un elemento in più (molto importante e di straordinario successo): i social network. Nel mondo dei social il Festival di Sanremo ha riscosso un successo travolgente, “intasando” i newsfeed di ogni utente Twitter. Come riporta “Affari Italiani”, il Festival, durante la sua prima serata, ha registrato 568.700, con 81.500 persone che hanno cinguettato almeno una volta.
Rispetto allo scorso anno, si è verificato un incremento dell’1% di utenti attivi, secondo l’analisi di Reputation Manager.

Sanremo su Twitter

Fonte: Nielsen

Inoltre, gli utenti che hanno visto almeno un tweet sulla serata sono stati 459.000 e le Impression (cioè il numero complessivo delle volte in cui sono stati visti i tweet sulla serata) sono state 53,1 milioni.
Picco, sempre secondo i dati Nielsen, alle 21:52 con 4.238 Tweet postati da 3.458 autori durante l’esibizione di Caccamo e Iurato. Un indizio del pubblico social, molto diverso rispetto a quello televisivo. Su Twitter il Festival ha una sua seconda vita, nella quale prevalgono uomini e Millennials: il 56% delle persone esposte alle conversazioni su Twitter relative alla serata del Festival di Sanremo di martedì 9 febbraio 2016 è composto da uomini e il 60% da under 34.
L’Hashtag #sanremo2016 è stato citato in oltre 436.000 Tweet, dato in crescita del +16% rispetto alla prima serata dell’edizione 2015. In totale sono stati creati ieri sera più di 450 hashtag per commentare il festival, solo per citarne alcuni: #sanremoarcobaleno (riferito al microfono “arcobaleno” di Noemi a sostegno delle unioni civili), #fanRemo, #FinalmenteSanremo, #lostinsanremo, #MammeaSanremo, #orroreasanremo.
Per quel che riguarda gli ospiti il dominio assoluto spetta a Laura Pausini che ha ricevuto il numero più alto di commenti di tutta la serata. Per lei 41.815 tweet di affetto e stima da parte di pubblico e colleghi.
Sulla Fan Page ufficiale di Facebook l’interazione è stata più contenuta ma gli utenti attivi sono in crescita del 27% rispetto all’anno scorso: 6.343 fan hanno prodotto 14.541 post e commenti totali, e risposto ai post dell’amministratore della pagina con 178.441 like.

Uno di quei pochi casi in cui la narrazione broadcast si espande e si allarga alle piattaforme social dimostrando che, in presenza di contenuti e buone storie, i pubblici si mettono in relazione tra loro nella fruizione televisiva. Non solo, si instaura un legame tra i media tradizionali e quelli di ultima generazione senza soluzione di continuità, che permette alle audience partecipative di essere protagonisti del piccolo schermo pur restando dietro le quinte del proprio salotto.
La tv non è morta; Sanremo sta bene e i social connettono, condividono e raccontano.

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